Il DNA barcoding per il controllo di integratori per il trattamento dei disturbi respiratori.
A seguito della pandemia da SARS-CoV-2 è stato osservato un significativo aumento a livello globale nell’uso di integratori alimentari e allo stesso tempo è stato riscontrato un crescente interesse per le medicine alternative, tra cui l’approccio Ayurvedico.
Per quanto riguarda quest’ultimo, tra le piante indicate come utili ad agevolare il trattamento di malattie respiratorie come il COVID-19, troviamo: l’ashwagandha (Withania somnifera), l’amla (Phyllanthus emblica L.), la cannella (Cinnamomum verum), lo zenzero (Zingiber officinale), il guduchi (Tinospora cordifolia), il tulsi (Ocimum tenuiflorum L.), la curcuma (Curcuma longa L.), il tribulus (Tribulus terrestris L.), e la vacha (Acorus calamus L.).
L’aumento dei consumi tuttavia ha suscitato crescenti preoccupazioni riguardo a possibili alterazioni, sia intenzionali che accidentali, legate al complesso mercato delle erbe.