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Novel food, functional food, super food e integratori alimentari, tra salute e innovazione.

Il consumatore moderno è sempre più attento alla sostenibilità e agli aspetti salutistici dei prodotti alimentari che acquista. Per questo motivo sempre più spesso sentiamo parlare di novel food, cibi funzionali, super food e integratori e sempre più frequentemente è possibile trovare queste tipologie di alimenti sugli scaffali dei supermercati.

I Novel Food

Possono essere definiti Novel Food i cibi, le tecniche di produzione, i trattamenti o le tecnologie alimentari il cui consumo o utilizzo non era diffuso o conosciuto all’interno dell’Unione Europea prima del 15 maggio 1997. In questa data entra infatti in vigore il Regolamento (CE) 258/1997 riguardante i nuovi alimenti.

Secondo il regolamento rientrano nei novel food:

  1. prodotti o ingredienti alimentari con una struttura molecolare primaria nuova o volutamente modificata;
  2. prodotti o ingredienti alimentari costituiti o isolati a partire da microrganismi, funghi o alghe;
  3. prodotti o ingredienti alimentari costituiti da vegetali o isolati a partire da vegetali e ingredienti alimentari isolati a partire da animali;
  4. prodotti e ingredienti alimentari sottoposti ad un processo di produzione non generalmente utilizzato, che comporta nella composizione o nella struttura dei prodotti o degli ingredienti alimentari cambiamenti significativi del valore nutritivo, del loro metabolismo o del tenore di sostanze indesiderabili.

Va invece sottolineato che gli organismi geneticamente modificati (OGM) sono stati esclusi per essere successivamente disciplinati con un regolamento dedicato, (1829/2003).

Il 28 ottobre 2015 il Parlamento Europeo ha approvato una nuova regolamentazione che pone nuove basi all’introduzione e vendita dei novel food sul mercato europeo. Il nuovo regolamento ha creato molto scalpore a seguito della decisione di introdurre larve e insetti nella lista dei novel food.

Functional Food

Rientrano in questa categoria quegli alimenti per cui è stata dimostrata scientificamente la capacità di agire positivamente su una o più funzioni fisiologiche. Una caratteristica indispensabile dei cibi funzionali consiste nel fatto che questi devono rientrare nelle abitudini alimentari e le loro funzioni benefiche devono essere apprezzabili se assunti nelle porzioni  previste da un normale regime dietetico

Gli alimenti funzionali possono suddividersi in:

Fuctional food
  • Naturali: un alimento risulta essere funzionale solamente grazie alle sue caratteristiche nutritive. Ne sono esempio le noci, le mandorle o il salmone.
  • Arricchiti: in questo caso viene aumentata la quantità delle sostanze già presenti nell’alimento. Ad esempio un succo d’arancia arricchito di vitamina C o del latte con aggiunta di calcio.
  • Supplementari: un alimento viene addizionato con sostanze non naturalmente presenti. Ne sono esempi il latte arricchito di omega 3 o uno yogurt contenente probiotici con effetti benefici sul tratto intestinale o sul sistema immunitario.

Superfood

Non vi è una definizione vera è propria di superfood. Questo termine viene utilizzato prevalentemente nel campo del marketing per indicare quegli alimenti di origine vegetale e poco lavorati, naturalmente ricchi di nutrienti, il cui consumo può avere effetti benefici sull’organismo.

superfood

Un concetto simile a quello dei functional food, nel quale essi possono rientrare, ma in questo caso non sempre vi è un riconoscimento scientifico. Questo termine infatti non è utilizzato da nutrizionisti, medici ed esperti e non può essere riportato sulle etichette dei prodotti.

Spesso sentiamo associare il superfood ad alimenti come mirtilli, bacche di gojii, semi di chia o a spezie come  lo zenzero e la curcuma.

Integratori alimentari

La normativa Direttiva 2002/46/CE fornisce una definizione precisa di integratore alimentare. Questi sono “prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare, ma non in via esclusiva, aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate”.

integratori

Gli integratori sono considerati alimenti, non farmaci, e normati come tali, anche se sono commercializzati sotto forma di capsule e pillole, polvere, o in forma liquida.    

Ne sono esempio gli integratori multivitaminici per il recupero delle energie o gli integratori a base di ginkgo per il supporto della microcircolazione. 

Un terreno fertile per le biotecnologie

Molte sono le analisi, le innovazioni e gli studi scientifici che possono essere portati avanti nell’ambito dei novel food, functional food e integratori alimentari .

Un esempio sono le analisi genetiche effettuate con la tecnica del DNA barcoding. Queste possono essere ampiamente utilizzate nella filiera produttiva degli integratori alimentari, come supporto nella selezione di spezie o piante officinali.

Poter verificare con certezza la specie di una materia prima, anche lavorata, consente di garantire le giuste proprietà nutritive e gli effetti desiderati dall’utilizzo dell’integratore, offrendo ai propri acquirenti prodotti di alta qualità. 

Allo stesso tempo questa tipologia di analisi può essere utilizzata anche per escludere contaminanti, accrescendo la sicurezza dei prodotti acquistati e immessi sul mercato.

Non solo erbe officinali ma anche probiotici. Le analisi genetiche possono fungere da supporto nella produzione di integratori ma anche di functional food. Ad esempio è possibile identificare e selezionare in modo certo e univoco la specie batterica di interesse da inserire all’interno di uno yogurt, garantendone gli effetti benefici, o verificare la presenza e la persistenza  di tali batteri dopo l’assunzione del prodotto finito per verificarne l’efficacia. 

Infine rimangono i Novel Food, un terreno quasi del tutto inesplorato in cui la ricerca in campo biotecnologico ha ancora molto su cui lavorare. In questo ambito possono ancora essere sviluppate nuove tipologie di analisi capaci di garantire la sicurezza di questi nuovi cibi.