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Nuovi test per l’identificazione e l’autenticazione dei prodotti a base di sgombro.  

A Fast and Simple DNA Mini-barcoding and RPA Assay Coupled with Lateral Flow Assay for Fresh and Canned Mackerel Authentication” è il titolo dell’articolo scientifico pubblicato nel mese di dicembre 2022 su Food Analytical Methods. L’articolo riguarda il lavoro svolto dal nostro team scientifico, in collaborazione con i ricercatori dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, nato con l’obiettivo di sviluppare nuove metodologie d’analisi per il settore ittico. 

Lo studio si è concentrato in particolare sul caso dello sgombro il cui genere è composto da quattro diverse specie: S. scombrus (Linnaeus, 1758 ), più costoso e dalle ottime proprietà nutritive,  S. japonicus (Houttuyn, 1782 ), S. colias (Gmelin, 1789 ) e S. australasicus (Cuvier & Valenciennes, 1832 ). 

Ad oggi la legislazione europea sul tema dell’etichettatura dei prodotti ittici è ancora abbastanza permissiva in quanto non impone di indicare sulle etichette dei prodotti trasformati la specie scientifica delle materie prime utilizzate, inducendo così il consumatore in errore. A questo si aggiunge il fatto che la perdita di caratteristiche morfologiche durante la lavorazione impedisce una corretta identificazione della specie aumentando così la possibilità di errori e frodi. 

Le tecniche sviluppate

Ad oggi le tecniche basate sul DNA, in particolare il DNA barcoding, sono ampiamente presentate nella letteratura scientifica come strumenti utili per la corretta identificazione delle specie ittiche.

Tuttavia, per quanto riguarda il caso dello sgombro, il segmento di DNA utilizzato comunemente per l’identificazione delle specie ittiche non risulta essere sufficientemente discriminante per consentire la corretta identificazione di tutte le specie sopracitate. 

Il lavoro svolto dai ricercatori ha consentito di sviluppare e testare con successo dei nuovi  primer per l’analisi attraverso la tecnica del DNA mini barcoding di un diverso e più piccolo segmento del DNA in prodotti freschi e lavorati. 

Questo tipo di test tuttavia ha un costo elevato, richiede personale specializzato e alcuni giorni di lavorazione. L’allungamento delle tempistiche può però diventare un problema soprattutto nel caso dei prodotti freschi.

Per questo motivo nello stesso studio è stato sviluppato un ulteriore test dedicato a questa tipologia di prodotto. Questo si basa sull’amplificazione della ricombinasi polimerasi (RPA), e consente l’identificazione delle specie di sgombro più comuni vendute in Italia, ‘Sgombro’ ( Scomber scombrus) e ‘Lanzardo o Occhione’ (Scomber japonicus e Scomber colias).

Questo test, costituito da una striscia reattiva pronta per l’uso, fornisce un risultato visibile in meno di 15 minuti grazie alla visualizzazione di una banda (oltre alla banda di controllo) in presenza delle specie bersaglio. Un test rapido (meno di un’ora) ed economico (meno di 5 €) che non necessita della presenza di personale di laboratorio specializzato e che può diventare un valido strumento di aiuto per aziende e consumatori.