Piccoli Insetti, grandi minacce: l’allarme delle specie alloctone e il potenziale del DNA Barcoding
Le specie alloctone, note anche come specie esotiche o aliene, sono organismi introdotti in una regione geografica al di fuori della loro area di distribuzione naturale, a seguito di attività umane. Quando queste specie riescono a stabilirsi, riprodursi e diffondersi, possono avere un impatto negativo sulla biodiversità locale e sugli ecosistemi.
Ne sono un esempio il gambero rosso della Louisiana (Procambarus clarkii), noto anche come “gambero killer”, che ha invaso fiumi e laghi italiani mettendo a rischio la biodiversità locale. Un altro esempio è lo scoiattolo grigio nordamericano (Sciurus carolinensis), che sta soppiantando lo scoiattolo rosso nativo.
Tra le specie alloctone ci sono anche molti insetti che nonostante le loro piccole dimensioni possono avere un grande impatto sugli ecosistemi. Questi passano spesso inosservati fino a quando i danni non diventano evidenti, con effetti economici negativi, e impatti significativi sulla biodiversità e sugli ecosistemi.
Per valutare il rischio di specie alloctone sconosciute in modo accurato, è fondamentale ottenere informazioni appropriate, come registrazioni sugli avvistamenti, l’identificazione dei percorsi di introduzione e dati biologici.
Le analisi genetiche, in particolare l’utilizzo del DNA barcoding, offrono un metodo preciso per identificare le specie che entrano in un Paese. Questo approccio si rivela particolarmente utile per il monitoraggio degli insetti nocivi alloctoni, ad esempio durante la loro introduzione tramite navi mercantili.
Un gruppo di ricercatori coreani ha condotto uno studio per monitorare i modelli di importazione di insetti nocivi alloctoni su imbarcazioni straniere in entrata in Corea, utilizzando il DNA barcoding. Questo studio ha permesso di ottenere informazioni precise sulle specie introdotte, contribuendo alla prevenzione e al controllo delle infestazioni.
Nel periodo compreso tra il 1° giugno 2018 e il 29 ottobre 2019, sono state monitorate 416 imbarcazioni straniere in arrivo in Corea, provenienti da paesi come Cina, Giappone, Stati Uniti e Australia, al fine di rilevare la presenza di insetti alloctoni. Durante questa indagine, sono stati raccolti 1.141 esemplari di insetti alloctoni, di cui 1.013 sono stati sequenziati con successo.
L’analisi ha identificato 439 specie di insetti alloctoni, con una prevalenza di Lepidotteri, Coleotteri ed Emitteri. Tra queste, 4 specie sono state classificate come invasive in Corea e 54 specie sono state identificate come non distribuite in precedenza sul territorio nazionale.
Questo studio ha fornito preziose informazioni, tra cui le rotte di navigazione delle imbarcazioni monitorate, la stagionalità del rilevamento degli insetti nocivi e la tassonomia degli esemplari individuati. Tali dati risultano fondamentali per la pianificazione di interventi mirati di biosicurezza.
L’introduzione di specie alloctone è spesso rilevata a posteriori, quando l’organismo si è già diffuso nell’ambiente, a causa della mancanza di ricerche sui percorsi e sui modelli di invasione. L’identificazione accurata di queste specie rappresenta un supporto cruciale per il monitoraggio, consentendo di controllare la situazione, pianificare interventi tempestivi e mirati e prevenire danni agli ecosistemi, alla biodiversità e, di conseguenza, all’uomo.