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Il ruolo della ricerca in FEM2-Ambiente. Intervista a Valerio Mezzasalma, direttore scientifico.

Prosegue il nostro ciclo di interviste rivolte al nostro staff. È il turno di Valerio Mezzasalma, direttore scientifico di FEM2-Ambiente che ci racconta qualcosa di più sul suo ruolo e sul suo lavoro in azienda.

Qual è il tuo ruolo in FEM2-Ambiente? 

In FEM2-Ambiente ricopro il ruolo di Responsabile Scientifico. Per una realtà come la nostra la mia posizione ha come obiettivo quello di coordinare le attività scientifiche alla base dei servizi che offriamo, dei progetti che ideiamo e ai quali partecipiamo, e del nostro comparto R&D, sempre pronto ad accogliere nuove sfide, ma anche a lanciarne di nuove.

È un ruolo trasversale che mi permette di avere una buona visione di insieme di tutte le attività che conduciamo, stimolando così il mio lavoro nello studio di come migliorare i nostri servizi e di come svilupparne di nuovi. Le mie attività comprendono inoltre una costante comunicazione con i clienti, con i partner di progetto e con le Università e i centri di ricerca, permettendomi così di essere sempre in prima linea con le richieste ed esigenze di mercato e sempre aggiornato sulle ultime novità in materia di innovazione e opportunità.

Cosa ti piace del tuo lavoro in FEM2-Ambiente?

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FEM2-Ambiente nasce come spin-off dell’Università Milano-Bicocca e ancora oggi condivide spazi all’interno del Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze. Questo fa sì che la nostra azienda viva a fianco della ricerca scientifica e ci permette di essere attori della ricerca accademica con i suoi successi. Da quì nascono diverse interessanti collaborazione e da quì traiamo spunto e ispirazione per migliorare i nostri servizi e rispondere in modo innovativo alle domande anche meno convenzionali che i nostri clienti ci pongono. Questo rende il mio lavoro sempre stimolato e stimolante e soprattutto sempre aggiornato e al passo con le ultime scoperte scientifiche. Sono questi gli aspetti che più apprezzo di un lavoro mai routinario, mai scevro da stimoli e sempre innovativo. 

Quali sono le difficoltà che incontri più spesso nel tuo lavoro?

In quanto realtà di origine accademica, le difficoltà per il mio lavoro risiedono proprio nell’agevolare un ponte di comunicazione e interazione tra il mondo universitario e quello esterno. La cosa più complicata è comunicare a privati e aziende le esigenze della ricerca scientifica, e viceversa, per riuscire a incentivare una collaborazione efficiente e proficua. È infatti dal confronto con la realtà del cittadino e delle aziende, e le loro vere necessità, che nascono nuove stimolanti idee di ricerca scientifica, innovazione e di business.  

Quali progetti stai seguendo in questo periodo?

Le sfide più importanti che stiamo conducendo riguardano il settore agrofood e il controllo qualità dello stesso. Ad esempio per il progetto finanziato dalla Regione Lombardia PIGNOLETTO (Monitoraggio del Territorio e l’Agricoltura di Precisione Mediante Sistemi a Pilotaggio Remoto) stiamo conducendo degli studi sulla correlazione del microbioma della pianta con quello del suolo di coltivazione con l’obiettivo di sviluppare un sistema molecolare per la tracciabilità geografica. Inoltre, stiamo sviluppando dei servizi innovativi, basati sulle analisi del DNA, per il controllo qualità di prodotti erboristici composti da più specie differenti di piante. Per finire stiamo lavorando sullo sviluppo di kit rapidi ed economici per fornire ai laboratori di controllo qualità la possibilità di effettuare internamente analisi molecolari per il rilevamento di possibili e differenti frodi alimentari.  

Quale progetto hai trovato più stimolante? 

Ho da pochi anni concluso il mio ciclo di Dottorato nel quale ho avuto la possibilità di studiare come attraverso lo studio del microbioma ambientale del suolo e degli acini di uva si potesse correlare la pianta al sito di coltivazione: un interessante spunto per tutto il comparto agrofood. Grazie a FEM2-Ambiente e alla partecipazione ad alcuni progetti finanziati posso tuttora proseguire questi studi con l’obiettivo di allargare la valutazione di tale correlazione anche in diverse tipologie di coltivazioni. I risultati promettenti di questi studi potranno presto fornire dei veri e propri strumenti in grado di permettere la tracciabilità territoriale dei prodotti agrofood. 

Perché l’attività di ricerca è importante per FEM2-Ambiente?

La nostra attività di ricerca è linfa vitale per la nostra realtà, non solo per migliorare i nostri servizi di alto livello già esistenti, ma anche per svilupparne di nuovi per rispondere alle esigenze dei nostri clienti. Inoltre, grazie alla ricerca riusciamo a fornire consulenza e supporto alle aziende clienti per le più diverse richieste e sfide che ci propongono. Questo grazie anche ad un team competente e soprattutto versatile che non tutte le aziende di servizi del nostro settore possono vantare, ma soprattutto grazie alla nostra capacità di accogliere le diverse richieste e adattare le nostra attività per rispondervi.

Valerio Mezzasalma, classe 1981, laureato in Biotecnologie industriali presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Nel 2017 consegue il dottorato in Biotecnologie e Bioscienze. Dal 2018 è direttore scientifico di FEM2-Ambiente