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Una tesi magistrale in Biotecnologie Industriali per lo sviluppo di kit rapidi per il controllo della filiera agroalimentare

FEM2-Ambiente nell’anno passato ha accolto nei suoi laboratori una studentessa di Biotecnologie Industriali, Enxhi Kushta.  

Nel suo anno di tesi la studentessa ha sviluppato insieme al team di ricercatori di FEM2-Ambiente dei prototipi di kit rapidi per garantire la qualità e la sicurezza nella filiera agroalimentare. Il titolo della sua tesi è “Sviluppo di analisi rapide mediante la tecnica LAMP (Loop-Mediated Isothermal Amplification) per la determinazione della qualità e della sicurezza nel settore agroalimentare”

Enxhi ha discusso la sua tesi di laurea il 22 Aprile 2020. Per garantire la sicurezza degli studenti, Università Milano-Bicocca ha deciso di svolgere le sedute di laurea attraverso l’uso una piattaforma online, dove la commissione di laurea si riunisce per ascoltare e giudicare i candidati.

Il progetto

Il progetto di tesi ha avuto l’obiettivo di sviluppare dei kit diagnostici per valutare la qualità e la sicurezza dei prodotti del settore agroalimentare. Più nello specifico, il lavoro di Enxhi si è focalizzato sullo sviluppo di una metodologia di estrazione rapida del DNA e della tecnologia LAMP.

Per quanto concerne la qualità, l’obiettivo è stato quello di sviluppare un kit rapido per distinguere il tartufo bianco (Tuber magnatum) dalle altre specie di tartufo nero, anche a seguito della lavorazione. Il tartufo bianco ha infatti un valore economico maggiore (6000 euro al chilo) rispetto al tartufo nero (800 euro al chilo).

Dal punto di vista della sicurezza alimentare, il progetto si è concentrato sulla ricerca dell’allergene della senape in farine. Tale pianta può dare falsi positivi con altre tecniche di analisi (ELISA) riconoscendo la colza al posto della senape. Attraverso metodologie basate sull’utilizzo del DNA è possibile distinguere queste piante.

I kit sviluppati sono costituiti da un reagente che permette in pochi minuti un’estrazione del DNA dal materiale di partenza (tartufi e farine) e dai reagenti per la LAMP. Questa tecnica consente l’amplificazione rapida del DNA target (tartufo o allergeni) e il risultato è visibile ad occhio nudo. Il cambio di colore da rosa a giallo (vedi figura sotto) conferma la presenza del tartufo o degli allergeni.

Enxhi e i ricercatori di FEM2-Ambiente, al termine di questo anno di tesi, hanno sviluppato con successo dei prototipi di kit rapidi per identificare il tartufo bianco (Tuber magnatum) e per identificare la presenza di allergeni (B. nigra e B. juncea) in farine. 

Immagine dimostrativa del risultato ottenuto dall’analisi con i kit rapidi sviluppati . Il reagente cambia colore quando viene rilevata la presenza della specie ricercata.