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Errori in etichetta? Scoprilo con il DNA Metabarcoding

Saper rassicurare la propria clientela sulla sicurezza e la qualità dei prodotti venduti è oggi un fattore fondamentale, in particolar modo nel settore agroalimentare.

Questo aspetto si pone come un tratto distintivo sul mercato, capace di influenzare e veicolare le scelte d’acquisto. I trend di consumo si stanno spostando sempre più verso prodotti che riportano in etichetta certificazioni, loghi o marchi a garanzia della qualità e della provenienza (DOP, DOC, IGP, etc.), verso quelli “Free from”, “Rich-in” o in accordo con determinati stili di vita (Bio, Veg, halal etc.).

Le etichette dei prodotti presenti sugli scaffali sono sempre più chiare, ricche di dettagli e capaci di soddisfare le esigenze di un consumatore sempre più attento ed informato, divenendo fonte di attrazione verso il prodotto stesso. (Fonte: Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy)

L’etichetta è oggi uno strumento a disposizione delle aziende per comunicare l’impegno profuso nel garantire la qualità e la sicurezza dei propri prodotti e aumentare la fiducia dei consumatori. Di conseguenza diventa necessario sviluppare nuove metodologie di analisi, sempre più precise ed efficaci, per il controllo delle materie prime e dei prodotti acquistati e venduti, garantendo la correttezza dell’etichettatura. Analisi capaci di tutelare le aziende produttrici dai possibili errori e problemi che possono intercorrere in tutto il processo produttivo, con i conseguenti danni economici e la vanificazione degli sforzi fatti.

I ricercatori di FEM2-Ambiente hanno collaborato con il gruppo di ricerca ZooPlantLab dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca per la realizzazione di uno studio (*) volto a testare l’applicazione della tecnica Metabarcoding in campo alimentare, con l’obiettivo di verificare la composizione e rintracciare possibili contaminanti all’interno di materie prime e prodotti processati e finiti.

La metodologia Metabarcoding, a differenza della tecnica classica del DNA barcoding, consente di identificare tutte le specie presenti all’interno di un unico campione, perciò anche i contaminanti biologici.

Durante lo studio sono state analizzate diverse tipologie di prodotti alimentari, selezionate in base al metodo di lavorazione subito, alla loro complessità e alla difficoltà nel riconoscimento morfologico degli ingredienti (zuppe, dadi vegetali, integratori, mix di erbe e spezie, etc.).

Tutti i prodotti sono stati sottoposti ad analisi Metabarcoding e per ognuno di essi sono state identificate le diverse specie contenute, restituendo in alcuni casi anche dati differenti da quanto riportato in etichetta.

L’analisi Metabarcoding si è quindi dimostrata un valido strumento per la verifica della qualità e sicurezza dei prodotti. Si tratta tuttavia di una metodologia che deve essere adattata e ottimizzata alle diverse tipologie di campione in modo da poterne anche ridurre tempistiche e costi.

Il team di FEM2-Ambiente mette a disposizione la propria esperienza per sviluppare e ottimizzare analisi ad hoc per le aziende del settore alimentare o erboristico per la rilevazione di contaminanti su diverse tipologie di prodotto (Ad esempio: Individuare gli allergeni della senape grazie al DNA)

*Bruno, A., Sandionigi, A., Agostinetto, G., Bernabovi, L., Frigerio, J., Casiraghi, M., & Labra, M. (2019). Food Tracking Perspective: DNA Metabarcoding to Identify Plant Composition in Complex and Processed Food Products. Genes, 10(3), 248.


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